Passione Condivisa per la Fotografia

EVENTO – Fotografiamo la Superluna

La sera del 31 Agosto sorgeva la “Superluna blu” e noi del Gruppo ISO100 abbiamo colto l’occasione per misurarci con una tecnica di scatto complessa e realizzare qualche immagine di grande atmosfera!!

Il cielo notturno offre spesso spettacoli astronomici affascinanti e fotograficamente interessanti. Ne sono esempio – per citarne alcuni dei più “fruibili” – la scenografica presenza in alcuni mesi dell’anno della Via Lattea, le periodiche “piogge” di meteore o i passaggi della cosiddetta Superluna.

Nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 agosto di quest’anno (il 2023), si è verificato proprio uno di questi ultimi casi in cui il satellite del pianeta Terra si lascia ammirare in tutto il suo splendore. Difatti, alle ore 03:37 del 31 agosto la Luna è stata piena ed in prossimità del suo passaggio al perigeo (ovvero alla minima distanza dalla Terra, a 357.181km da noi, contro la distanza di circa 384.000 km a cui in media si trova): essa dunque si trovava un po’ più vicina ed appariva più luminosa e un po’ più grande del solito. 

E’ proprio il verificarsi in contemporanea della ”Luna piena” e del suo “passaggio al perigeo”  che viene ormai indicato come “Superluna”. Un termine che, in realtà, non ha alcuna valenza scientifica (in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo) ma che senza dubbio è maggiormente in grado di catturare l’immaginario popolare e stuzzicare la fantasia del grande pubblico.

Un evento “Superluna” si era già verificato il 1 agosto e, pertanto, questa è stata la seconda dello stesso mese: un bis di Superlune nello stesso mese accade molto di rado (l’ultima volta si è verificato nel gennaio del 2018, il prossimo sarà nel gennaio del 2037) e la seconda Luna piena di uno stesso mese viene chiamata, nella tradizione anglosassone, “Luna Blu” (*). Il che, sia chiaro, non ha nulla a che vedere con il reale colore del nostro satellite!

Naturalmente, le variazioni di dimensione del nostro satellite non sono poi così eclatanti e solo ad una osservazione molto attenta si possono apprezzare. In particolare, è quando la Luna sorge o tramonta e si trova, quindi, bassa rispetto la linea dell’orizzonte e in prossimità di altri elementi del paesaggio che si mostra in tutto il suo affascinante splendore. In questi momenti, la Luna si proietta dietro palazzi ed altri elementi del paesaggio e si crea la sensazione che il suo disco sia più grande: ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di elementi di paragone noti con i quali confrontarla, diversamente da quando la si osserva, uguale ma solitaria, più alta nel cielo!

Consapevoli di queste informazioni, abbiamo deciso di provare a documentare anche noi questo particolare ed affascinante evento, cercando di individuare un punto di scatto idoneo. Considerato, però, che l’orario notturno era abbastanza scomodo per poter organizzare un’uscita fotografica, abbiamo deciso di attendere il sorgere della Superluna del 31, previsto per le 20:23.

Grazie ai potenti ed efficaci strumenti messi a disposizioni da applicazioni dedicate, ci è stato possibile programmare lo scatto individuando il punto preciso in cui posizionarsi per avere un perfetto allineamento tra la Luna e un elemento del nostro territorio: la Rocca dei Frangipane a Tolfa. Lo scatto che avevamo in mente avrebbe valorizzato la magnificenza del nostro satellite e, allo stesso tempo, impreziosito lo scenario sottostante ricco di fascino e di storia.

Ci siamo recati sul posto con largo anticipo, per avere tutto il tempo di posizionare treppiedi e fotocamere e studiare con calma composizioni e punti di vista: sapevamo, infatti, che una volta sorta la Luna si sarebbe alzata velocemente sull’orizzonte, lasciandoci solo pochi minuti di tempo per poter effettuare la ripresa.

E così è stato! Dopo solo pochi minuti dal suo sorgere, una splendida Luna ha iniziato a superare il crinale e fare capolino tra la chiesa della Madonna della Rocca ed i ruderi della Fortezza medievale, salendo in cielo molto rapidamente. E noi, praticamente in apnea, a quel punto abbiamo iniziato a scattare, cercando di catturare l’atmosfera di quel magico momento e di sottolineare la relazione, significativa ed affascinante, tra la maestosità del Mondo Naturale che ci sovrasta e la presenza dell’uomo che si manifesta attraverso le sue ambiziose realizzazioni architettoniche.

Tecnicamente, fotografare in una simile situazione non è semplicissimo. La forte differenza di luminosità tra il satellite e gli elementi ambientali inclusi nella composizione supera facilmente le possibilità offerte dalla gamma dinamica delle nostre fotocamere, per quanto estesa. Ciò pone degli ostacoli che possono essere superati ricorrendo a soluzioni tecniche alternative come HDR, doppia esposizione, multi esposizione o altro: insomma, la fase di ripresa spesso non esaurisce del tutto il compito ma sarà anche necessario ricorrere ad una successiva fase di postproduzione per poter trarre un’immagine finale che rappresenti al meglio lo scenario ripreso!

Insomma, in un’esperienza breve ma intensa di circa 20 minuti abbiamo potuto osservare la Luna sorgere e poi sovrastare il paese illuminato dalle luci notturne, esercitandoci a scattare in una situazione insolita e stimolante: qui presentiamo una raccolta delle immagini che durante la serata siamo riusciti a realizzare!

Appuntamento, quindi, alla prossima Superluna!!

*Il termine Luna Blu (dall’inglese Blue Moon) risale almeno al 1.500 ma una prima definizione dell’evento venne data nell’edizione del 1937 del Maine Farmer’s Almanac, l’almanacco storicamente utilizzato in agricoltura per prendere decisioni su semine e raccolti. Tuttavia, questa prima definizione era basata su uno schema stagionale, per il quale la Luna Blu era la terza Luna piena in una stagione in cui ce ne sono quattro. Qualcosa che non funzionerebbe nel 2023, in quanto quest’anno abbiamo 13 Lune piene ma così ben distribuite che ogni stagione ne ha tre! Successivamente, la seconda e più popolare definizione di Luna Blu come seconda Luna piena di un singolo mese è stata data in un articolo (“Once in a Blue Moon”) pubblicato sulla rivista americana Sky & Telescope da James Hugh Pruett, un astronomo dilettante che reinterpretò la definizione dell’almanacco, dicendo che la seconda Luna piena in un mese si chiamava Blue Moon. [fonte: fanpage.it]