Fotografia notturna della Via Lattea in una location esclusiva e di assoluto fascino: la Rocca Respampani di Monte Romano (VT)!
Le notti estive limpide e senza luna sono particolarmente favorevoli per realizzare immagini della volta celeste e tentare di catturare tutto il fascino della “Via Lattea”, che appare come una banda luminosa e irregolare che attraversa il cielo da nord-est a sud-ovest e della quale è particolarmente riconoscibile la zona centrale del cosiddetto “nucleo”.
Benché sia sufficiente rivolgere lo sguardo in alto dopo il calar del sole per ammirare lo spettacolo celeste offerto dalle stelle e dagli altri astri, è evidente che all’interno dei centri abitati la visione è ostacolata della presenza dell’illuminazione, responsabile di quello che viene definito “inquinamento luminoso”: le luci delle nostre città tendono a diffondersi nel cielo affievolendo fino ad impedire la visione delle stelle e, di conseguenza, anche della Via Lattea.
Per ammirare e fotografare la Via Lattea risulta quindi fondamentale raggiungere luoghi più bui possibile, lontano dalle città e da qualsiasi altra fonte di illuminazione. E in questa notte di fine luglio, al gruppo ISO100 è stato consentito l’accesso alla bellissima location rappresentata dalla Rocca Respampani di Monte Romano (VT): un luogo magico carico di storia e suggestione, che si è rivelato ambiente ideale dove trascorrere qualche piacevole ora fotografando la meravigliosa volta celeste che incornicia l’imponente edificio.
Cercando annotazioni storiche reperibili sul web scopriamo che “la Rocca Respampani che vediamo oggi in tutta la sua bellezza, fu edificata nel 1607, per volere di Ottavio Tassoni d’Este. Il progetto era ambizioso e prevedeva la realizzazione di una fattoria/palazzo. L’intento era quello di conciliare le esigenze di vita nobiliare con quelle della quotidianità contadina”. In un momento successivo della sua storia “la Chiesa romana stava progettando di valorizzare e riorganizzare a livello agricolo il territorio della tenuta. Tale progetto però era reso di difficile attuazione visto l’eccessivo isolamento della Rocca Respampani e la lontananza dalle principali vie di traffico”. I lavori non vennero quindi mai realmente portati a termine ma “anche se incompleta, rimane uno degli edifici storici della Tuscia e del Lazio più possenti e belli da vedere”.
E’ in questo privilegiato scenario che abbiamo avuto occasione di posizionare i nostri treppiedi e dare avvio alle lunghe pose necessarie a registrare sui sensori delle nostre fotocamere le luci provenienti dalle profondità dello spazio! Per quanto buio, comunque, il posto si è rivelato non sufficientemente remoto per poter escludere del tutto i bagliori dei centri abitati limitrofi, che con la loro illuminazione provocano un antiestetico alone giallo/arancione all’orizzonte visibile nelle immagini finali e difficile da togliere in post-produzione. Un problema, quello dell’inquinamento luminoso, ormai non facilmente superabile nel nostro paese, come si può intuire consultando ad esempio una mappa specifica come questa
E’ stata decisamente una splendida serata, utile dal punto di vista fotografico per esercitarsi in un genere non semplice da gestire nelle diverse fasi di ripresa e di post produzione ma senz’altro in grado di restituire immagini cariche di misterioso fascino. Gli scatti raccolti nella galleria proposta di seguito colgono la magica atmosfera del luogo e rappresentano il nostro tributo all’affascinante spettacolo del quale siamo stati felici spettatori.






Appuntamento, quindi, con il prossimo cielo e con la prossima Via Lattea, sicuri che ad ogni nuova occasione riusciremo a fare un pochino meglio e consapevoli che ogni nuova esperienza sia comunque utile ad accrescere il nostro bagaglio di conoscenza fotografica!!
