Passione Condivisa per la Fotografia

EVENTO – Evento Stellare

#ISO100EVENTI

La fotografia notturna ha un fascino molto particolare, le immagini che è possibile ottenere sono sicuramente suggestive e di grande effetto visivo. E’ un genere, però, che deve essere praticato dopo attenta programmazione e che richiede di saper mettere “sul campo” notevoli capacità sia per la fase di ripresa che per quella di post produzione. Insomma, una bella sfida sotto molti punti di vista!

Approfittando di un periodo favorevole della stagione in cui in cielo non sarà presente la luna e la Via Lattea rimarrà visibile e ben alta per diverse ore, il Gruppo Fotografico ISO100 ha deciso di cimentarsi nel “fotografare la Via Lattea ed effettuare Star Trail” scegliendo una location di indiscusso valore: i ruderi del Monastero di San Bruzio.

Il monastero di San Bruzio si trova nella campagna a sud-est di Magliano in Toscana, a pochi chilometri di distanza da Grosseto. I resti ancora in piedi della struttura, la cui costruzione fu iniziata verso l’anno 1000 d.c. dai monaci benedettini per venir terminata verso la fine del XII secolo, consistono nell’abside, nelle pareti orientali del transetto e negli archi che sostengono la cupola con i pennacchi da cui si sviluppava la calotta ottagonale.

Wikipedia
Veduta del monastero di San Bruzio, Magliano in Toscana (GR), luogo evento stellare del gruppo ISO100
Una veduta sui ruderi del monastero di San Bruzio

La giornata infrasettimanale unita alla previsione di un rientro ad ore “piccolissime” non ha consentito, purtroppo, un’ampia partecipazione da parte dei membri del gruppo, nonostante il genere fotografico risulti stimolante e rappresenti un’attrazione per molti: speriamo in un verificarsi delle stesse condizioni favorevoli in una giornata più idonea, per la prossima volta! Anche le condizioni meteorologiche sembravano, in prima serata, voler guastare i nostri piani: solo dopo il tramonto il cielo si è finalmente presentato assolutamente sgombro di nubi, iniziando via via ad impreziosirsi del brillare di una miriade di stelle. Uno spettacolo meraviglioso, un elegante sipario sopra i ruderi ormai avvolti dalle tenebre.

Operativamente, si è scelto di procedere seguendo un programma ben definito. Siamo giunti sul posto prima del tramonto, per poter valutare le caratteristiche del luogo alla luce del sole e poter scegliere, così, la miglior composizione fotografica. Sapevamo che per fotografare la Via Lattea ad altezza adeguata nel cielo avremmo dovuto attendere dopo la mezzanotte ed avevamo intenzione di utilizzare le ore di attesa per realizzare lo Star Trail. L’idea era quindi quella di scegliere la composizione, posizionare la fotocamera ed effettuare lo scatto del primo piano ancora illuminato dalla luce indiretta sole subito dopo il tramonto – per avere tempi di posa relativamente bassi ed ISO al minimo, ottenendo così un’immagine priva di rumore digitale – per poi attendere il buio lasciando la macchina ben fissata sul cavalletto.

Questa procedura ci ha permesso di ottenere dei risultati diversi da quelli ottenibili realizzando l’intera sequenza con il buio, immagini in cui il primo piano risulta più luminoso, dai colori più vividi e che senz’altro conserva un maggior livello di dettaglio.

Terminata la procedura per lo Strar Trail, costituita da circa 200 scatti ognuno a 30″ di esposizione, siamo quindi passati alla ripresa della Via Lattea, cercando di realizzare una composizione che potesse valorizzare sia lo spettacolo stellare presente in cielo in direzione sud, che l’ambiente terrestre di fronte a noi. Uno scenario complessivo difficile da includere per intero anche con un’ottica grandangolare, se non ricorrendo alla ripresa di diversi scatti da fondere successivamente in una panoramica: una tecnica complessa che richiede molte accortezze e grandi capacità, per poter essere gestita.

Insomma, è stata una serata di ottima compagnia e di grande soddisfazione fotografica. Non tanto per i risultati finali ottenuti quanto, piuttosto, per l’esperienza maturata in un genere fotografico tanto affascinante quanto impegnativo e che richiede una notevole applicazione ed uno svariato numero di tentativi, prima di per poter permettere di agire con la necessaria confidenza! Anche l’impegno necessario alla post-produzione degli scatti ha contribuito ad accrescere il nostro bagaglio di competenze e ci ha introdotto all’uso di strumenti e funzioni ancora non esplorate dei nostri software di elaborazione. Restiamo quindi certi che già dalla prossima occasione saremo in grado di operare con maggior cognizione e potremo realizzare immagini sempre migliori delle meraviglie della volta celeste.

A presto, con il prossimo appuntamento ISO100!

Simone, Franco e Giordano