Una guida passo-passo per sviluppare i RAW in modo pratico ed efficace, ed ottenere il massimo dai nostri scatti
In ogni genere fotografico la fase di post produzione dei file digitali è ormai altrettanto importante quanto la fase di scatto, ed il fotografo deve saper utilizzare consapevolmente gli strumenti di elaborazione proprio come deve conoscere potenzialità, limiti e funzioni della sua attrezzatura fotografica.
Questo discorso è, se possibile, maggiormente valido per quanto riguarda l’astrofotografia o, più in generale, la fotografia notturna in cui l’intento è quello di riprendere e valorizzare lo spettacolo offerto dal cielo stellato: realizzare “sul campo” una valida immagine non è che il primo passo sulla strada da percorrere per ottenere i risultati sperati, mentre la fase successiva prevede l’uso di software e strumenti di elaborazione specifici.
In questa guida cercherò di proporre un metodo di elaborazione che ritengo valido ed affidabile, sviluppato secondo le indicazioni fornite da Matteo Bertetto, Luca Mussi ed altri autori che hanno gentilmente messo a disposizione le loro competenze e la loro esperienza (riferimenti completi in fondo all’articolo).
Occorre precisare che l’elaborazione prevede l’unione di due scatti separati ed ottimizzati: uno per la parte del cielo ed uno per la “base” che, solitamente in questo genere di immagini, include l’elemento “terreno”. Le due immagini possono anche essere frutto di elaborazioni separate di uno stesso scatto di partenza, il risultato migliore si otterrà però disponendo di due immagini riprese separatamente ad impostazioni differenti in fase di scatto e già ottimizzate per l’utilizzo finale: tempi di sicurezza ed ISO elevati per la via lattea, tempi più lunghi ed ISO più bassi per la base. Questa accortezza consentirà di ottenere immagini finali con il massimo contenimento del rumore digitale ed un maggior livello di dettaglio.
L’UTILIZZO DI SEQUATOR PER UNIRE PIÙ SCATTI
Una strategia efficace finalizzata alla gestione ed al contenimento del rumore digitale negli scatti realizzati ad ISO molto elevati si basa sull’utilizzo di questo efficiente software, scaricabile gratuitamente. Permette di unire più scatti realizzati in sequenza (che dovranno essere effettuati il più rapidamente possibile, per facilitare l’operazione automatica di allineamento) ed ottenere un unico file – in formato TIFF e spazio colore Adobe RGB – da importare in PS ed utilizzare per la parte del cielo dell’immagine finale. Il software, molto semplice da usare e poco esigente in termine di risorse hardware, con pochi passaggi mette a disposizione un file immagine decisamente più “pulito” dal rumore e perfettamente lavorabile, in cui sarà ben conservato il livello di dettaglio.
QUALCHE NOTA PRIMA DI ELABORARE
Prima di entrare “nel vivo” di questa guida, alcune precisazioni:
- potete utilizzare Lightroom per le operazioni preliminari descritte di seguito, il pannello sviluppo è a tutti gli effetti Camera Raw. Apportate le modifiche di base ad entrambi i file (cielo e terra) e poi apriteli in PS. Se partite da un solo scatto, createne una copia virtuale per avere le due versioni e poterle gestire separatamente.
- se disponete di più file scattati in sequenza ed intendete utilizzare il software Sequator per l’allineamento e la riduzione rumore, non apportate le correzioni di NITIDEZZA e RUMORE durante lo sviluppo. Sincronizzate le altre modifiche su tutti i file da allineare e procedete all’esportazione (in formato TIFF, 16 bit, spazio colore Adobe RGB) per poterli aprire ed elaborare con Sequator.
- La procedura di seguito descritta è da intendersi indicativa e, chiaramente, non può ritenersi valida per la totalità degli scatti realizzati alla Via Lattea. I valori riportati ed i vari passaggi dovranno essere modificati di volta in volta e l’intensità degli effetti dosata in base al tipo di immagine, alla luminosità generale della scena e ad altre variabili. L’esperienza maturata nel campo della post produzione saprà guidare il fotografo insieme al suo gusto, alle sue preferenze, la sua sensibilità e le necessità espressive o artistiche.
E ADESSO, FINALMENTE, PASSIAMO ALLA
POST-PRODUZIONE!!
PREPARAZIONE FILE “CIELO”: OPERAZIONI PRELIMINARI IN CAMERA RAW
Questi i passaggi per preparare l’immagine dalla quale verrà utilizzato il cielo:
- correzione profilo obiettivo
- correzione aberrazione cromatica
- NITIDEZZA: Fattore 50 – Raggio 1,0 – Dettagli 50 – Mascheratura 25
- RUMORE: Luminanza 25 – Dettagli 90 – Contrasto 0 – Colori 15/25
- ESPOSIZIONE: si tende ad alzarla (diminuirà successivamente)
- CONTRASTO: lasciare invariato
- LUCI: 50/100 (dipende dall’inquinamento luminoso)
- OMBRE: 40/50 (elimina la vignettatura)
- BIANCHI: -50 circa
- NERI: +50 circa
- CHIAREZZA: 15/20 circa
- TEMPERATURA COLORE: intorno ai 3500, valutare da foto a foto
PREPARAZIONE FILE “TERRA” IN CAMERA RAW
Questi i passaggi per preparare l’immagine dalla quale verrà utilizzata la base:
- correzione profilo obiettivo
- correzione aberrazione cromatica
- regolare Esposizione, Contrasto e Temperatura colore
- regolare Chiarezza, Vividezza e Saturazione
- NITIDEZZA: Fattore 40 – Raggio 0,8 – Dettagli 50 – Mascheratura 15
- RUMORE: Luminanza 20 – Dettagli 60 – Contrasto 0 – Colori 15/20
Nota: apportate le modifiche valutando esclusivamente la zona della base senza considerare gli effetti sul cielo. Se disponete di un file scattato appositamente per la base, i valori di nitidezza e rumore dovranno variare di conseguenza. Cercate comunque di mantenere una coerenza con l’ambientazione notturna, basi troppo luminose rischiano di produrre uno sgradevole effetto “posticcio” sul risultato finale.
ELABORAZIONE DI ENTRAMBI I FILE IN PS
Entrambi i file vengono adesso aperti all’interno di PS. L’immagine per il cielo viene elaborata con questi passaggi, da seguire passo passo (apportando le dovute variazione dove necessario):
- duplica livello
- filtro → sfocatura → controllo sfocatura → 4 pixel → ok
- metodo di fusione → moltiplica → opacità 40-60%
- seleziona entrambi i livelli ed unisci
- immagine → regolazioni → valori tonali
- avvicina le due “pipette” esterne verso il centro, fino ai margini dell’istogramma. La centrale valutare caso per caso.
- di nuovo immagine → regolazioni → valori tonali
- doppio click sulla prima pipetta (con segno -)
- modifica valori: R 18 / G 19 / B 20 / L 6 / A 0 / B -1 e clicca ok
- “pizzica” negli angoli superiori per eliminare i “toni prevalenti”, valuta il risultato confrontando le variazioni ad ogni click
- immagine → regolazione → bilanciamento colori
- regola “luci” tendenzialmente verso il rosso ed il magenta (valori +2/+4, senza esagerare)
- regola “ombre” verso il blu ed il ciano, sempre valori minimi
- i “mezzitoni” da lasciare quasi sempre invariati → clicca ok
- strumento LAZO, crea selezione che racchiude la via lattea
- selezione → migliora bordo → sfuma: 150 → clicca ok
- filtro → nitidezza → maschera di contrasto → fattore: 25/35 – raggio 150 – soglia 1 → clicca ok
- filtro → camera raw → ⇑ vividezza ⇑ saturazione arancioni e rossi ⇑ luminanza rossi, arancioni, viola e blu → clicca ok
- selezione → selezione inversa
- strumento brucia (imposta: mezzitoni, exp 3, pennello grande e sfocato) e pennella zone esterne alla via lattea, scurendo un po’
- selezione → deseleziona
Passa adesso ad elaborare l’immagine della base
- apporta le correzioni di base, regolando se necessario luminosità e contrasto
- strumento “selezione rapida” (imposta: dimensione 9)
- seleziona la base percorrendo i bordi, perfeziona la selezione con aggiungi e sottrai. La selezione è meglio rimanga interna nei punti difficoltosi per non creare aloni evidenti.
- clicca sul pulsante crea maschera
- selezione → migliora bordo → flag “raggio avanzato” e imposta: valore raggio 2 → sfuma 0,7 → clicca ok
- trascina il livello sull’immagine del cielo, sovrapponendola perfettamente
- ulteriori aggiustamenti con filtro “camera raw” sul livello appena allineato, se necessario (verifica la coerenza della luminosità!)
- seleziona ed unisci i livelli
controlla adesso, utilizzando lo zoom, la presenza di aberrazione cromatica e, se presente:
- filtro → camera raw → correzione obiettivo → scheda “colori” → flag “rimuovi aberrazione cromatica” → fattore viola: 5, fattore verde 5
In ultimo, aggiungi l’effetto ORTON-BERTI:
- duplica livello
- cambia metodo di fusione in “scolora”
- duplica livello appena creato
- seleziona entrambi ed unisci
- duplica livello appena unito
- filtro → sfocatura → controllo sfocatura → raggio 3 → clicca ok
- cambia metodo di fusione in “moltiplica”
- seleziona entrambi livelli superiori ed unisci
- filtro → camera raw → saturazione (-8) ombre (+35) esposizione (+0,2) luci (-15) → clicca ok
- modifica opacità del livello 35/40%
- unisci i livelli
Può essere necessario un ulteriore passaggio di nitidezza, poi l’ultimo passaggio:
- filtro → maschera di contrasto → fattore 20 – raggio 150 – soglia 1
- filtro → camera raw → curva di viraggio: imposta 3 punti facendo click sulle intersezioni interne tra le righe orizzontali e verticali per bloccarle, poi prendi il punto basso a sinistra e alza OUTPUT: 8
A questo punto l’immagine finale è pronta, non resta che salvarla!!
Conclusioni
La procedura qui descritta si avvale dell’utilizzo di Photoshop e richiede una certa dimestichezza con i comandi di base e gli strumenti principali di questo programma. Realizzare questo tipo di immagini, come detto, prevede necessariamente un massiccio intervento di post-produzione e sarà, pertanto, indispensabile acquisire almeno le competenze per un utilizzo “basico” del software. Potendo operare su ottimi file prodotti in fase di scatto (sulla tecnica di ripresa torneremo in seguito con un articolo dedicato!) ed adottando la giusta procedura per l’elaborazione, sarà senz’altro possibile ottenere risultati che siano appaganti e di grande effetto visivo. Il cielo che ci sovrasta è sempre affascinante anche se troppe poche volte ci ricordiamo di osservarlo per godere dello splendido spettacolo che la natura, immensa e solo in parte comprensibile, offre alla nostra vista.
Risorse
Qui una serie di link alle risorse utilizzate per la stesura di questa guida e a materiale di approfondimento:
Come sviluppare al meglio la Via Lattea – VIDEO di Matteo Bertetto (MB Photography)
Ridurre il rumore con Sequator – VIDEO di Luca Mussi
Un articolo sulla BASI per fotografare la Via Lattea di Giovanni Lattanzi
Un’elaborazione “semplificata” con il solo Lightroom, articolo di Marco Carotenuto